lunedì,16 Settembre 2024

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IL CASO DI OSCATA DOVE TUTTO È IN COMUNE

LA TESI DI MOGAVERO SULLA RIPRESA DELL’ENTROTERRA IRPINO

Se lo sviluppo sostenibile delle aree interne cominciasse proprio dalla valorizzazione delle risorse territoriali naturali? Se le comunità rurali, specie quelle di micro dimensioni, si trasformassero in comunità energetiche rinnovabili per attirare nuovi residenti e contrastare così lo spopolamento? Domande ambiziose, aspirazioni legittime. Ma soprattutto quesiti argomentati scientificamente in una tesi di laurea in Economia e Management discussa da Michele Mogavero, originario di Castel del Lago, all’Unisannio di Benevento, sul caso Oscata, borgo alle porte di Bisaccia che ha dato i natali al compianto latinista Antonio Lapenna, scomparso di recente. Tesi che ha ottenuto il plauso della commissione accademica. Relatrice la professoressa Angela Cresta, irpina di Paternopoli, docente di Economia e Politiche del Territorio e fervente promotrice e sostenitrice di iniziative di sviluppo delle aree interne sul modello di Oscata. Oggetto di studio, ricerche e approfondimento del lavoro di Mogavero è la piccola comunità rurale dell’Irpinia d’Oriente eletta a modello di sviluppo possibile e sostenibile dell’entroterra. Queste sono le terre dell’osso. E’ la dorsale appenninica meridionale sempre meno abitata, e sempre più alle prese con tentativi ed esperimenti di ripopolamento.

Quello analizzato dal neo laureato, su input della professoressa Cresta, è un caso pratico di CER, ovvero comunità energetica sostenibile partendo dai consumi di circa venticinque utenze locali. Mogavero ha consegnato a sua volta alla piccola comunità di Oscata un lavoro molto dettagliato e da un punto di vista teorico e operativo. Lo studente ha dimostrato nel suo lavoro di tesi sperimentale che il successo di una CER, come quella di Oscata appunto, è basato innanzitutto sulla coesione e sui valori condivisi di fiducia e cooperazione, valori alla base degli accordi necessari a individuare le aree di intervento dove investire il surplus generato dai produttori- consumatori, i cosiddetti prosumer. Il lavoro accademico prodotto da Michele Mogavero è stato valorizzato pure attraverso la partecipazione a iniziative locali come quelle portate avanti coraggiosamente dai volontari di ‘Oscata in Vita’ coordinati da Domenico Lapenna. Mogavero durante la fase preparatoria della tesi in Economia ha infatti conosciuto direttamente l’opera dei protagonisti di quel lembo estremo d’Irpinia che si adoperano quotidianamente per sopravvivere all’assottigliamento demografico e all’impoverimento economico di quel territorio ricco di risorse naturali. Ha condiviso i valori e le finalità del gruppo ‘Oscata in Vita’, in realtà già ampiamente sostenuti dalla professoressa Angela Cresta che ha avuto l’intuito di suggerire al suo studente una tesi su un caso pratico e locale di comunità energetica rinnovabile. Dopo il successo della tesi presentata alla seduta di laurea in Economia presso l’ateneo sannita ‘Oscata in Vita’ ha promosso un incontro aperto a tutti i proprietari di case e aziende di quel territorio per analizzare e discutere i risultati del lavoro accademico realizzato da Michele Mogavero, e trarne poi delle valutazioni finalizzate sempre alla valorizzazione futura delle energie rinnovabili e alle relative ricadute economiche sulla comunità.

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