sabato,1 Febbraio 2025

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LA GRATITUDINE, IL SEGRETO PER ATTRARRE L’ABBONDANZA

Chiudiamo l’anno solare, e quello editoriale, nel segno della gratitudine, questa sconosciuta si direbbe oggi da più parti. Una virtù fuori dal comune, e purtroppo, anche fuori moda.

Non per tutti però, e per fortuna. Chi è ancora capace di ringraziare sarà pure un alieno, ma è innanzitutto una persona speciale, dotata di estrema sensibilità verso gli altri e verso la vita. La gratitudine altro non è che la più squisita e sublime forma di cortesia. Così sosteneva Francois de Rochefoucauld. Ed è il segreto poi per attirare l’abbondanza nella vita. Mostrare moderatamente gratitudine è invece un segno di mediocrità, di pressappochismo. In fondo, potrebbe essere la costante di questi tempi opulenti.

Il sentimento della gratitudine resta comunque una delle espressioni più evidenti della capacità di amare, ed è inoltre un fattore essenziale per stabilire un rapporto con l’oggetto buono e per poter apprezzare nel contempo la bontà degli altri, e anche la propria.

Grazie, resta in fondo, la migliore e più elevata preghiera che chiunque possa dire.

Grazie, esprime infatti gratitudine estrema, umiltà, comprensione, rispetto.

E’ la vibrazione più pura che attualmente esista sul pianeta. Nessuno infatti è più povero di chi non è capace di ringraziare. La gratitudine è come una moneta che possiamo coniare da soli e spendere senza timore di fallimento. La gratitudine guarda al passato mentre l’amore al presente. L’indimenticabile romanziere colombiano, premio Nobel per la Letteratura, Gabriel Garcia Marquez, sosteneva: “Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro. Amali, trattali bene, trova il tempo per dirgli ‘mi dispiace’, ‘perdonami’, ‘per favore’, ‘grazie’, e tutte le parole d’amore che conosci”.

Ecco, questo è il senso più autentico della gratitudine, anima della religione, dell’amore, dalla quale vengono protezione e dolcezza. Di per sé la gratitudine è già il paradiso.

Ogni volta che ci ricordiamo di dire ‘grazie’ sperimentiamo niente di meno che una sensazione paradisiaca. E non è affatto un’esagerazione. Le cose non vanno mai date per scontate, specie quelle che meritano di più la nostra gratitudine. Per ogni grazie non proferito cade a terra un petalo di rosa. Già Confucio asseriva che vanno dimenticate le ingiurie, ma mai le gentilezze perché dicendo grazie si genera amore. E ancora: provare gratitudine ma non esprimerla è come incartare un regalo e poi non darlo.

Nella vita ordinaria raramente ci rendiamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo, e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce. Essere grati per tutto quello che si ha è importante. L’universo, affermava Louis Hay, ama le persone grate: più si è grati più l’universo darà cose per cui ringraziare. E Meister Eckhart diceva: “Se la sola preghiera che dirai mai nella tua intera vita è ‘grazie’, quella già sarà sufficiente”.

Enzo Ferrari, infine, chiosava così: “Non far del bene se non sei preparato alla ingratitudine”.

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