sabato,1 Febbraio 2025

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AQUILINO CARLO VILLANO È CAVALIERE DEL LAVORO

LA SFIDA DELL’AEROSPAZIO SULL’APPENNINO E L’ONORIFICENZA DEL CAPO DELLO STATO “LA DEDICO AI MIEI DIPENDENTI E ALL’IRPINIA”

E’ andato a Roma con la famiglia che lo ha sempre affiancato, la moglie Silvana Manniello, e i tre figli, Pasquale Maria Grazia e Andrea. Aquilino Carlo Villano, ottantaquattro anni di Venticano, capitano d’industria e pioniere dell’aerospaziale in Irpinia, lo scorso 30 ottobre al Quirinale ha ricevuto, dal Presidente Sergio Mattarella, la massima onorificenza della Repubblica Italiana, quella dell’Ordine al Merito del Lavoro. Volgarmente nota come cavalierato. In realtà Villano cavaliere lo è già nell’animo. Quarantuno anni fa ha tirato su dal nulla la OMI Srl a Lacedonia. Azienda leader nel settore dell’aerospazio che dà lavoro a oltre duecento dipendenti in un’area dove la connessione è ancora ballerina e le infrastrutture, degne di un Paese civile e industrializzato, sono un miraggio. Eppure il Cavaliere Villano, in tempi tutt’altro che tecnologici, ha investito e scommesso su un territorio da sempre a forte vocazione agricola. All’epoca gli davano del folle, del visionario, invece. Quella sfida è una bella realtà aziendale ammirata da altri imprenditori del settore, e persino dai politici che sono venuti a frotte alla OMI per vedere da vicino il miracolo operato nei primi anni Ottanta da Aquilino Villano. Renzi, Conte, Piantedosi sono solo gli ultimi autorevoli esponenti istituzionali che hanno visitato gli stabilimenti tra Vallata e Lacedonia dove lavorano giovani e talentuosi tecnici specializzati e ingegneri, quasi tutti irpini. L’aerospazio sui crinali appenninici sferzati dal grecale allora era un’impresa impensabile, quasi impossibile.

Perché mai ha scelto questa zona?
“Perché amo la mia terra, amo l’Irpinia- ha esordito il presidente della OMI-. Perché ho sempre creduto nell’occupazione come argine alla desertificazione. La distribuzione della ricchezza é un freno allo spopolamento delle aree interne. Lo sostengo da una vita”. E da una vita Aquilino Villano ha coinvolto nei suoi progetti figure altamente qualificate e puntato sulle nuove generazioni. Anche i tre giovani figli hanno seguito le sue orme. La sua avventura nel settore aerospaziale ha preso il via poco dopo il sisma dell’80.

Quell’evento ha fatto da spartiacque per il suo futuro imprenditoriale?
“Sicuramente – ha esclamato Villano-. C’era tanto fermento dopo la catastrofe del terremoto, e tanta voglia di fare, di progettare. Ho cominciato con appena otto, dico otto, dipendenti. Adesso ne ho più di duecento. Nessuno mi ha regalato nulla. Ho avuto un’idea, una intuizione, e l’ho realizzata sostenendo sacrifici indescrivibili. La prima sede della OMI è quella dell’area industriale di Vallata, poi è nato un secondo stabilimento al Calaggio, nel territorio comunale di Lacedonia”. Il riconoscimento dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro è il coronamento di un incredibile percorso imprenditoriale in una provincia grama di opportunità. Villano però ce l’ha fatta. La sua parabola è davvero esemplare. La OMI oggi costruisce complesse aerostrutture oltre all’equipaggiamento per gli aerei civili e militari per le più importanti compagnie mondiali comprese Leonardo, Boeing, Airbus e Lockheed Martin. Le Officine Meccaniche Irpine sono un marchio di garanzia e affidabilità.

A chi dedica l’onorificenza?
“Innanzitutto ai miei dipendenti – ha asserito Villano- , senza il loro lavoro e contributo non avrei fatto nulla, e alla mia terra che amo profondamente come la mia famiglia che mi ha sostenuto sempre, nei momenti bui e in quelli positivi. Ho creduto sempre in quello che ho fatto altrimenti avrei lasciato perdere tutto a suo tempo”.

Ostinato e resiliente. Aquilino Villano non si è mai arreso nemmeno quando ha dovuto battersi come don Chisciotte per avere quei servizi che consentissero ai suoi opifici di lavorare senza intoppi o ritardi nelle consegne della componentistica aerospaziale. Villano ha creduto, nonostante tutto e contro tutti, nelle potenzialità di quest’area, e non ha mai pensato di trasferire altrove le sue aziende. Il futuro della OMI è qui al confine tra Campania e Puglia. E da qui, dai crinali dell’estremo lembo orientale d’Irpinia, il Cav Villano ha spiccato il volo imprenditoriale fino al Colle del Quirinale.

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