giovedì,26 Dicembre 2024

HomeStorieFILOMENA GAMBACORTA NUOVA PRESIDENTE FIDAPA AD ARIANO IRPINO

FILOMENA GAMBACORTA NUOVA PRESIDENTE FIDAPA AD ARIANO IRPINO

Cambio al vertice della Fidapa di Ariano Irpino. L’associazione femminile che si occupa della promozione di arti, professioni e affari, tra le più conosciute e radicate sul territorio, ha eletto una nuova presidente per la sezione di Ariano. Filomena Gambacorta subentra a Sara Sebastiano. Ex assessore comunale, da sempre impegnata in politica, commercialista, Filomena Gambacorta racconta a XD Magazine la sua idea di Fidapa.

Filomena Gambacorta, una giovane commercialista a capo della Fidapa di Ariano Irpino. Quali sono i progetti e le aspirazioni per questo mandato?
«La mia aspirazione è quella di tradurre concretamente nella nostra realtà territoriale le attività e i programmi del comitato Fidapa nazionale. La forza di questa associazione è quella di lavorare, comitato nazionale e gruppi locali, in piena sintonia, questi ultimi integrando le linee di azione indicate dall’associazione a livello nazionale. Dunque, auspico il raggiungimento degli obiettivi proposti dalla Fidapa nazionale».

Come lavora la Fidapa?
«La Fidapa nazionale prevede delle aree di intervento sulle quali andare ad incidere con le proposte dell’associazione; penso ai temi dell’agricoltura, della salute, della parità di genere nel lavoro, della cultura e del turismo, dei diritti umani e della formazione. La Fidapa ha delle task force di studio a livello nazionale che vanno ad individuare gli argomenti di maggiore interesse; le sezioni territoriali, successivamente, contribuiscono alla realizzazione dei punti programmatici individuati. Ad esempio, quando si parla di parità e di donne nel mondo del lavoro, in realtà l’associazione si pone l’obiettivo di far conoscere quelle che sono le politiche che potrebbero aumentare l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. La Fidapa non ha soltanto un ruolo divulgativo di leggi, proposte e opportunità; l’associazione partecipa attivamente ai processi decisionali attraverso l’inserimento di proprie rappresentanti nelle consulte regionali e nazionali».

Può farci un esempio?
«E’ di grande attualità, ad esempio, la certificazione della parità di genere nelle aziende. Se un’azienda riceve tale certificazione, può avere incentivi, finanziamenti ecc. La Fidapa vuole far conoscere questo strumento incentivante per le aziende e anche la possibilità di diventare certificatori e iscriversi al relativo albo».

Quali sono le principali tematiche sulle quali lavorerà nel corso del suo mandato?
«Medicina di genere, ad esempio. La Fidapa vuole far conoscere attraverso convegni e attività di vario tipo le necessità di questo tipo di medicina, ricordando che una stessa malattia può manifestarsi in maniera diversa a seconda che colpisca un uomo o una donna. Ancora, cultura e turismo. L’associazione nazionale punta molto sul turismo sostenibile e propone dei protocolli che possono essere applicati anche a livello territoriale. C’è un progetto che mi piacerebbe realizzare nella nostra realtà ed è ‘Fidappia’, un itinerario turistico lungo la via Appia. Senza dimenticare l’agricoltura: vorrei puntare sulle nostre produzioni, il vino e l’olio, con una promozione nazionale. Ci sono poi tutte le attività classiche della Fidapa, come le giornate istituzionali, quali quella contro la violenza sulle donne, l’8 marzo».

Qual è la sua idea di Fidapa?
«La mia idea di Fidapa è di non essere soltanto un’associazione locale che si occupa di eventi locali, ma punto a creare un organismo in grado di integrarsi con la realtà distrettuale e con quella nazionale per partecipare al raggiungimento di obiettivi di più ampio respiro».

Qual è la questione che le sta più a cuore?
«Donne e lavoro. Tutto si risolve positivamente, secondo me, sotto tutti i punti di vista, quando una donna lavora. Il lavoro ti dà libertà. Il tema vero delle donne, per me, è il lavoro, la possibilità di scegliere di lavorare. In Irpinia non ci sono grandi opportunità per le donne, che vengono viste con una funzione prettamente sociale di cura della casa e della famiglia. L’unico modo per far lavorare una donna con i figli è garantirle servizi, come ad esempio asili nido a costi accessibili. Inoltre, per quanto riguarda un discorso culturale, mi piacerebbe attivare progetti di promozione della lettura e della poesia, recuperando anche le iniziative realizzate in passato da altre presidenti»

ALTRI ARTICOLI

I più Popolari