Stiamo per vivere il sacro momento della Pasqua e, come da tradizione, in Irpinia e nelle zone limitrofe si rinnovano riti religiosi e manifestazioni popolari.
Rituali antichissimi e suggestivi rivivono nei borghi, grazie al contributo della comunità e delle associazioni locali che desiderano tramandare questa preziosa eredità culturale. Tra fede e folklore, ogni anno molti di questi momenti vengono immortalati dall’occhio attento di Giovanni Bocchino.
FOTOGRAFO PER PASSIONE E VOCAZIONE, È UN OSSERVATORE ATTENTO DEL NOSTRO TERRITORIO. I RITI RELIGIOSI E PAGANI SONO DA SEMPRE OGGETTO DEI SUOI SCATTI CHE DIVENTANO VERI RACCONTI CULTURALI.
Come lui stesso racconta: “Questo genere di lavori si colloca a pieno titolo nell’àmbito dell’antropologia visuale. L’interesse per i rituali religiosi è nato viaggiando insieme ad Aldo Colucciello, etnoantropologo sannita scomparso da pochi anni.
È con lui che mi sono avvicinato ai riti religiosi e pagani che tutt’ora seguo, in particolar modo nell’Italia Meridionale. Oltre all’ aspetto visuale, mi incuriosiscono i meccanismi e le motivazioni che conducono l’uomo a partecipare a questi riti, oggi come alle origini. Su tutti, mi affascinano i riti penitenziali ancora molto presenti in diverse zone del sud Italia”.
Un interesse forte che ha portato Giovanni nel 2011 ad allestire anche una mostra che ha avuto molto successo: “Misteri e Riti Pasquali”. I suoi suggestivi scatti hanno documentato le cerimonie di Sessa Aurunca (CE), Troia (FG) e Calitri (AV) tra pratiche ancestrali e tradizione popolare. Un contributo dall’importante valenza antropologica che testimonia il valore delle radici storiche delle nostre comunità.